Il Principio di Peter
di Raffaella Vitulano
Un grillo per la testa. O sulla spalliera del divano rustico fiorato da
cui Mario Monti in prorogatio rilascia un'intervista al Tg delle 20 del
30 marzo. L'ortottero nero s'inerpica verso la sua spalla. Dapprima
macchiolina nera, poi figura nitida, il grillo assurge così a notorietà
televisiva. Zampette rapide, antenne in movimento, scruta Monti e
s'avvicina. Ma è solo un attimo. Poi, come tutti i grilli, prende le
distanze e scompare dietro la struttura, fuori dalle telecamere,
tornando ad ammonire i burattini con la voce della coscienza. Quella che
sembrano avere smarrito molti leader politici, tra i quali sembra ormai
dilagare l'ironico principio di Peter, secondo cui all'interno di
organizzazioni gerarchiche alcuni salgono di grado fino al proprio
livello di "incompetenza", ovvero lo svolgimento di compiti di natura
diversa da quelli svolti in precedenza e che richiederebbero competenze
lavorative ahimè non possedute, con le conseguenze che tutti possiamo
immaginare. Non si spiegherebbero altrimenti alcune euroincompetenze
evitabili, magari con una doverosa revisione dei meccanismi europei di
salvataggio, tagliole del nord che con troppa disinvoltura vengono
proposte ai paesi del sud Europa. Benissimo lo sblocco dei 40 miliardi
dei crediti che lo Stato deve alle imprese. Basta però ricordare che
verrà contabilizzato a deficit pubblico, portandolo al 2,9% nel rapporto
col pil programmato per il 2013 (lasciando dunque disponibile a nuovi
investimenti solo lo 0,1%). Attenti anche ad alchimie come quelle
prodotte dall'ebollizione in cui le banche tedesche e francesi
scaricarono il debito italiano in portafoglio sulle banche nostrane, che
ne procedettero alla rivendita sui mercati secondari con la benevolenza
della Bce. Un'operazione che - grazie a speculazioni globali di
eurocompetenti - ha garantito agli hedge funds enormi profitti e,
qualcuno azzarda, la manipolazione al ribasso del valore pagato sui Btp.
Così, se e quando i cinesi batteranno cassa allo scadere dei Btp,
l'impossibilità di pagare i reali interessi sul debito potrebbe
determinare il default dell'Italia. E Pinocchi incompetenti si
pentiranno di non aver dato retta al grillo.
r.vitulano@cisl.it
(2 aprile 2013)
r.vitulano@cisl.it
(2 aprile 2013)
Commenti
Posta un commento