Italia, Spagna e l'arena di Kiev
di Raffaella Vitulano
Tre Supermario intorno a Frau Merkel. Passata l'euforia per Balotelli e
in attesa delle Furie Rosse spagnole, l'Italia studia le mosse di Draghi
e Monti. Ci sono i pessimisti, che di buono non vedono nulla nel finale
dell'afoso vertice di Bruxelles, e che preferiscono parlare di
paracetamolo finanziario se non proprio di tachipirina avvelenata. Ci
sono gli ottimisti, che rivendicano un accordo storico contro il
feticismo dell'austerity. E ci sono i possibilisti del salvataggio: su
Twitter impazza il Bailout-elli. L'unico chiaro dato negativo del
vertice Ue è in realtà lo scontro tra Londra, Parigi e Berlino per la
sede della Corte Unica, ultimo dettaglio che rinvia ancora il varo del
dossier atteso da 40 anni dall'industria europea, uno degli elementi più
importanti del pacchetto per la crescita. La pressione fatta da Italia e
Spagna è comunque andata a beneficio di tutta l'eurozona. Salvata la
moneta, Monti e il premier iberico Rajoy si ritroveranno ora rivali
nell'arena ucraina per la finale di Euro 2012. Suoni il clarino. E che
vinca il migliore. Alla faccia del boicottaggio del regime di Kiev.
(30 giugno 2012)
r.vitulano@cisl.it
Commenti
Posta un commento