Supermario, test e testate
di Raffaella Vitulano
Berlusconi riferiva ieri che Monti è partito per Bruxelles
"nell'indeterminatezza più assoluta", pronto a trattare ad oltranza al
summit in cui si decideranno le sorti dell'euro. A noi piace pensare che
quell'indeterminatezza sia piuttosto una prudente mossa in attesa di
sferrare un attacco alle politiche asfittiche di Frau Angela;
un'apertura con scacco alla Cancelliera. Solo l'unione politica può
salvare l'euro e l'Ue, e solo Supermario potrebbe persuadere la
Germania: lo sostiene il columnist del Financial Times, Wolfgang
Münchau. Che poi si chiede: ma Monti lo farà? La Germania contromano
sembra inarrestabile, e all'Italia giovedì è chiesto di fermarla. Un
test di credibilità, nelle sale della diplomazia e sul campo di calcio
(unica sede in cui col rigore si resta nell'Euro).
I giornali riportano alchimie diplomatiche minimaliste, ma l'unica vera speranza per l'Ue politica è che qualcuno dall'interno se la senta di sfidare Merkel, e nessuno più del premier italiano sarebbe per l'Ft nella giusta posizione per farlo. È Monti, insomma, l'ultimo insider europeo, un tecnico con consensi in calo e con pacata eloquenza. Nella lista dei paesi attaccati dai mercati, il suo è il prossimo. E l'Unione europea non ha un piano "B". In ogni caso, Monti cosa avrebbe da perdere?
Hollande ha ormai dal canto suo rinunciato a mettere sul tavolo del negoziato gli eurobond.
E tutto lascia credere che non darebbe testate politiche alla Zidane. Merkel ha cuore e testa solo per la Nato. Tuttavia Obama ha perso credibilità e non è più un partner affidabile, mentre la socialdemocratica Hannelore Kraft ha surclassato Merkel nelle preferenze dei tedeschi.
Forse l'Europa politica potrebbe ripartire proprio da qui.
I giornali riportano alchimie diplomatiche minimaliste, ma l'unica vera speranza per l'Ue politica è che qualcuno dall'interno se la senta di sfidare Merkel, e nessuno più del premier italiano sarebbe per l'Ft nella giusta posizione per farlo. È Monti, insomma, l'ultimo insider europeo, un tecnico con consensi in calo e con pacata eloquenza. Nella lista dei paesi attaccati dai mercati, il suo è il prossimo. E l'Unione europea non ha un piano "B". In ogni caso, Monti cosa avrebbe da perdere?
Hollande ha ormai dal canto suo rinunciato a mettere sul tavolo del negoziato gli eurobond.
E tutto lascia credere che non darebbe testate politiche alla Zidane. Merkel ha cuore e testa solo per la Nato. Tuttavia Obama ha perso credibilità e non è più un partner affidabile, mentre la socialdemocratica Hannelore Kraft ha surclassato Merkel nelle preferenze dei tedeschi.
Forse l'Europa politica potrebbe ripartire proprio da qui.
(27 giugno 2012)
r.vitulano@cisl.it
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